Comunicato stampa 10 luglio 2017
Pubblicato il 10 luglio 2017 • Comune
Questo comunicato fa seguito a quelli già emessi e aventi come contenuto: “Richiedenti asilo – Palazzine via S. Giacomo”.
In data 09/07/17 il Sindaco, previa autorizzazione, unitamente alla Giunta Comunale si è recato per un sopralluogo presso l’area in cui insistono le tre palazzine di via S. Giacomo, già proprietà del Ministero della Difesa, ora acquisite dal Ministero dell’Interno. Si è verificato che sono stati murati gli accessi a due dei tre condomini e si è poi provveduto a visitare i 4 alloggi in quel momento occupati da n. 14 persone e siti all’interno della palazzina centrale.
L’Amministrazione Comunale è venuta a conoscenza in data odierna dal dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza dott. Fabro che sono stati alloggiati presso i 4 appartamenti suindicati altre 14 persone richiedenti asilo per un totale di 28 persone.
Presa visione della relazione fornita dai tecnici comunali, il Sindaco comunica che l’unica palazzina utilizzata è quella centrale per numero 4 alloggi fino al secondo piano. È impedito l’accesso ai piani superiori al secondo a seguito di posizionamento di rete elettrosaldata nel vano scale.
Dalla relazione dei tecnici comunali si evince che: “La dotazione degli impianti elettrico e termoidraulico è risultata precaria.
L’impianto elettrico è stato manomesso in più punti, alcune scatole di derivazione sono state modificate, i punti luce sono privi di lampadari e non vi sono differenziali “salvavita”.
Impianto termoidraulico e gas: il riscaldamento è centralizzato, alcuni termosifoni sono stati tolti dalla loro sede e appoggiati al pavimento, l’acqua calda è assicurata da scaldaacqua elettrici, l’impianto del gas va verificato, se utilizzato.
Per poter essere riutilizzato il fabbricato deve essere sottoposto a manutenzione. Gli impianti integrati delle componenti mancanti e per ognuno deve essere acquisita la dichiarazione di rispondenza/conformità prevista dal Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37. Particolare attenzione dovrà essere prestata ai vetri delle finestre della scala comune che sono rotti in più punti e pertanto sono da sostituire. Devono poi essere messi in sicurezza gli intonaci dei terrazzini esterni che in alcuni punti sono crollati. Inoltre, l’accesso ai piani oltre il secondo dovrà essere intercluso fintantoché l’ascensore non venga collaudato da personale competente.
Per quanto attiene agli scarichi fognari, l’ufficio preposto ha comunicato che:
- agli atti non risulta depositata l’autorizzazione allo scarico per gli immobili in oggetto. E' stata effettuata una ricerca per via/numero civico, foglio/mappale e con i riferimenti nominativi disponibili (ditta costruttrice);
- la realizzazione degli immobili in questione è dei primi anni '70 del secolo scorso epoca in cui non veniva richiesta alcuna autorizzazione allo scarico. Non si può in tal senso escludere che siano dotati di un sistema di depurazione delle acque e che manchi solo l'atto amministrativo non, da loro, richiesto in occasione dell'emissione dell'ordinanza del 1994. Pertanto dovrà essere presentato il sistema fognario per lo scarico dei reflui.”
Il Sindaco ha inoltre preso visione della relazione a firma del dott. Rizzo dell’ASL 4 Veneto Orientale che cita: “La dotazione degli impianti elettrico e termoidraulico è risultata precaria.
L’impianto elettrico è stato manomesso in più punti, alcune scatole di derivazione sono state modificate, i punti luce sono privi di lampadari e non vi sono differenziali “salvavita”.
Impianto termoidraulico. il riscaldamento è centralizzato, alcuni termosifoni sono stati tolti dalla loro sede e appoggiati al pavimento. L’acqua calda è assicurata da scaldaacqua elettrici.
Per poter essere riutilizzato il fabbricato deve essere sottoposto a manutenzione straordinaria, gli impianti integrati delle componenti mancanti e per ognuno deve essere acquisita la dichiarazione di conformità prevista dal Decreto del Ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 (Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera “a” della legge n. 248 del 2005 recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici). Particolare attenzione dovrà essere prestata ai vetri delle finestre della scala comune che sono rotti in più punti e pertanto sono da sostituire. Devono infine essere messi in sicurezza gli intonaci dei terrazzini esterni che in alcuni punti sono crollati.
Qualora il fabbricato non sia completamente sottoposto a manutenzione straordinaria, l’accesso ai piani oltre il secondo dovrà essere intercluso e l’ascensore, se attivato, dovrà essere collaudato da personale competente.
In merito alla ricettività, si è fatto riferimento al “Protocollo operativo per il controllo delle malattie infettive e la profilassi immunitaria in relazione all’afflusso di immigrati” della Regione Veneto, allegato 2 – Standard igienico sanitari per la valutazione dei siti di ospitalità - e al DM 05.07.1976. Gli alloggi, quando arredati, potranno ospitare 7 persone ciascuno, nell’ipotesi di un loro utilizzo come “dormitorio”, cioè utilizzando le cucine esistenti, come refettorio, i soggiorni come camere e i pasti forniti da una ditta esterna.”
Il Sindaco ha provveduto a comunicare al signor Prefetto il contenuto della relazione dei tecnici comunali, a chiedere conferma del nome della cooperativa incaricata, per quante persone il contratto con la stessa sia stato stipulato e delle modalità di attuazione del servizio della cooperativa stessa.
L’Amministrazione Comunale ribadisce che per utilizzare gli alloggi summenzionati devono essere rispettate tutte le prescrizioni di cui alla normativa italiana, in particolare per quanto riguarda gli impianti elettrici e idrotermicosanitari, le autorizzazioni allo scarico e le verifiche sismiche.
L’Amministrazione Comunale ha inoltre fatto presente al sig. Prefetto che l’area scoperta di pertinenza dei tre fabbricati non è dotata di alcun sistema di illuminazione e che le alberature ivi presenti risultano mal potate e mal tenute determinando quindi un’area completamente buia e difficilmente ispezionabile in ore notturne.
L’Amministrazione Comunale ha richiesto inoltre che vengano valutate le caratteristiche di idoneità dei cancelli di accesso che appaiono non adeguati.
L’Amministrazione Comunale vigilerà in continuo sulla situazione delle palazzine di via S. Giacomo.