Territorio e Natura
Ultima modifica 29 luglio 2016
Con l’inizio del Novecento il territorio del Veneto Orientale ha subito trasformazioni radicali, sono stati costruiti argini per imbrigliare corsi d’acqua, sono state bonificate le lagune e le paludi causa di malaria, sono stati distrutti i boschi che occupavano vaste superfici per ricavarne terre per l’agricoltura.
Si è giunti a un modello di paesaggio organizzato in grandi superfici. L’ambiente costiero di transizione tra terraferma e il mare, invece, è in continua evoluzione tra processi di grande interramento e di progressiva erosione.
Valle Vecchia un’isola di circa 700 ettari posta tra Caorle e Bibione, bonificata negli anni ’60, è Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria di grande interesse ecologico.
Da anni si sta sviluppando un progetto di rinaturalizzazione che in questo momento ha ripristinato km di siepi campestri, ettari dibosco, ettari di zone umide che, assieme alla spiaggia priva di insediamenti turistici, arricchita da una ricca pineta con un complesso sistema di dune, rappresentano un habitat importante per molte specie animali e vegetali.
Verso Portogruaro troviamo in bosco di Lison ed il piccolo bosco Zacchi in località Martignon, tutti e due relitti di un’antica foresta planiziale.
Arrivati a Portogruaro possiamo visitare un’area di grande rilevanza paesaggistica costituita dai fiumi Lemene e Reghena.
E’ un territorio ricco di acque, boschi e comprensori prativi, ma anche di mulini che nei tempi producevano ricchezza e benessere.
Anche il boschetto di Villa Bombarda si trova ben inserito in questa fetta di territorio che abbraccia Portogruaro, Cinto Caomaggiore e Gruaro.