Descrizione
Le origini del complesso monumentale denominato oggi "Collegio Marconi" risalgono almeno all’anno Mille: in tal senso testimoniano le primitive strutture della Chiesa di S.Cristoforo, che servì da cappella del castello del Vescovo di Concordia in Portogruaro, presso il guado del fiume Lemene.
Nel 1243 l’edificio e la Chiesa furono affidati ai Religiosi di S. Maria dei Crociferi di Venezia perché vi tenessero ospedale, ricovero di pellegrini e cura di anime. Una suggestiva ipotesi, traendo spunto dall’affresco di Pomponio Amalteo del 1532 che ritrae la Madonna con Bambino, S.Cristoforo e S.Giacomo, lo inserisce come una tappa nella via di pellegrinaggio verso Santiago di Compostela.
Il complesso si sviluppava su tre ali: due parallele a sud e a nord, e una a ovest che costeggiava l’attuale via del Seminano. Il cortile interno era chiuso ad est da una muraglia con un portone che immetteva sul fiume Lemene (principale via di comunicazione della città) ed era in gran parte occupato da una costruzione.
Soppresso l’ordine dei Crociferi, l’edificio veniva acquistato nel 1693 dal Vescovo Paolo Vallaresso che, grazie al lascito del portogruarese Zappetti, nel 1704 vi istituiva, secondo le direttive del Concilio di Trento, il Seminario diocesano, destinato all’istruzione e formazione dei futuri sacerdoti, ma aperto anche a tutti i fanciulli di Portogruaro e della zona limitrofa.
L’ala ovest era stata completamente ristrutturata, dotata di tre piani, compreso quello di terra, di un porticato di pubblico passaggio lungo la via sostenuto da colonne doriche.
Nel 1770 la Chiesa di S.Cristoforo, ampliata, fu dedicata a S. Luigi e data in uso al Seminario. Per assicurare il buon funzionamento dell’istituto fu fondata una biblioteca, in seguito largamente dotata e arricchita con fondi privati.
La scuola acquistò sempre più rinomanza per la preparazione e fama dei suoi insegnanti, tra i quali Anton Lazzaro Moro (1687-1764), fondatore della moderna geologia, e Lorenzo Da Ponte (1749-1838) che divenne librettista di Mozart.
Il Seminario, culturalmente ricco e vivace, collegato con la Vienna asburgica, ove studiarono molti insegnanti, si caratterizzò per essere punto di incontro e di formazione, permettendo, nel corso dei decenni, il nascere di una scuola filosofica rosminiana, nonché lo svilupparsi di una tradizione di studi classici che fornì numerosi docenti all’Università di Padova.
L’esplosione scolastica della prima metà dell’Ottocento indusse ad affidare all’arch.Giambattista Bassi la ristrutturazione delle ali sud e nord per la quale fu assunta, tra il 1835 e il 1845 la tipologia preferita a livello internazionale dalla architettura dell’epoca che si ispirava al modello dorico di Paestum, messo in luce da recenti scavi archeologici.
Dopo la prima guerra mondiale il Seminario venne trasferito a Pordenone. L’immobile fu requisito e divenne sede del comando austriaco e di un ospedale militare, nonché ricovero per sfollati e profughi. Rabberciati alla meglio i danni prodotti dalla guerra, il Collegio venne riaperto nel 1924 grazie all’opera infaticabile di mons. Giacomuzzi e conobbe un continuo sviluppo che portò alla istituzione di ogni ordine e grado di scuola e alla nascita dell’unico polo scolastico esistente tra Veneto e Friuli.
Il sorgere delle scuole statali portò negli anni Sessanta alla chiusura di quasi tutti gli ordini e gradi di istruzione, ad eccezione del Liceo classico che tuttora opera congiuntamente alla Scuola Media e alla Scuola Elementare.
L’edificio, fatiscente e provato oltre che dall’esposizione ai bombardamenti di due guerre anche dal terremoto che devastò il Friuli nel 1976, ha conosciuto recentemente - in particolare nell’anno Duemila - una serie di interventi di restauro che l’hanno riportato in condizioni ottimali.
Dal 1997 questa prestigiosa sede ospita il polo universitario di Portogruaro nato grazie ad all’intesa fra il Comune di Portogruaro e Fondazione Collegio Marconi
Modalità d'accesso
Entrata libera dal piano stradale. Ascensore presente.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 13 agosto 2025, 14:59