Descrizione
Nel sec. XIII la città era circondata da mura e protetta da fossati.
La possibilità di accedere da una riva all’altra del Lemene era consentita all’inizio da ponti levatoi, e poi da ponti fissi di legno.
Il più importante fra questi, se non altro per la sua posizione strategica al centro della città, è il ponte dei Molini, detto anticamente di S. Andrea, la cui costruzione risale al 1353.
Questo ponte durò duecento anni. Nel frattempo la città si era ingrandita, i suoi commerci prosperavano, si costruivano palazzi meravigliosi.
Era giunto il momento di conferire un maggior decoro anche al principale punto di passaggio tra le due rive. E così, nel 1554, il grandioso ponte di S. Andrea presso i Molini fu eretto in pietra viva, sopra due archi sul fiume Lemene, come testimoniato dall’elegante iscrizione posta sul pilone frangiflutti dal podestà Giulio Valier.
Il ponte corse un serio pericolo nel 1918. Dagli Annali cittadini risulta infatti che tra la fine di ottobre e i primissimi giorni di novembre del 1918, dagli Austriaci, nell’uscita, si fecero saltare il ponte del Rastrello, il ponte dell’Abbazia, il ponte della Stretta e quello del Palù.
Il ponte dei Molini fu minato dagli Austriaci, ma non fatto saltare.
La salvaguardia del ponte fu merito dell’allora giovane tenente dell’imperial regio esercito austro-ungarico Julius Raab, che successivamente ricoprì la carica di Cancelliere della Repubblica Austriaca.
Nel tratto che va dal Ponte di S. Andrea al Museo Concordiese è stato realizzato un percorso pedonale lungo il bordo destro del fiume Lemene, da cui i turisti possono godere da una prospettiva insolita ed affascinante uno dei luoghi più caratteristici della città.
Modalità d'accesso
Accessibile, privo di impedimenti
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 13 agosto 2025, 09:39