Dalla "Francescon" 365 palloncini si alzano nel cielo
Pubblicato il 18 marzo 2021 • Sociale • Borgo San Gottardo, 44, 30026 Portogruaro VE, Italia
Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime COVID: dalla "Fancescon" si alzano al cielo 365 palloncini colorati
Trecentosessantacinque palloncini colorati, biodegradabili, lasciati andare verso il cielo di Portogruaro nel ricordo di ogni difficile giorno trascorso. Così la Residenza Francescon ha deciso di omaggiare l'odierna ricorrenza nazionale delle vittime Covid, istituita di recente dal governo.
Una data che tra l'altro coincide anche con l'entrata del virus nella struttura di Borgo San Gottardo.
Alle 12.30, nel parco esterno della struttura, si è svolta una breve cerimonia in forma privata alla quale hanno preso parte, oltre alla presidente Sara Furlanetto, anche il sindaco di Portogruaro, Florio Favero e il direttore dell'Ulss4, Mauro Filippi.
Dalle varie terrazze della casa di riposo ospiti, operatori e volontari hanno fatto volare tantissimi palloncini, non inquinanti, uno per ogni giorno trascorso da quel 18 marzo 2020. Quelli bianchi, 15, a ricordo degli anziani morti in Residenza durante l’emergenza.
Quelli colorati, invece, lasciati andare in cielo in segno di fiducia nel futuro e di incoraggiamento verso chi è ancora al fronte di questa difficile guerra. A volare, assieme ai palloncini, vi erano anche i bigliettini scritti da anziani ospiti, operatori, volontari e familiari, con messaggi di ricordo e speranza per il futuro.
La Francescon, per l'occasione, ha scelto in particolare una frase di Rita Levi Montalcini: "Non temete i momenti difficili. Il meglio viene da lì".
«Il 18 marzo 2021», spiega la presidente dell'Ipab, Sara Furlanetto, «per noi della Residenza Francescon coincide con la data in cui, esattamente un anno fa, il virus, senza chiedere permesso, è entrato ufficialmente e prepotentemente nella quotidianità di anziani e operatori, stravolgendo come un uragano tutto ciò che prima era routine, stabilità e punto di riferimento. La prima ondata -continua Furlanetto- ha lasciato un segno indelebile in tutti noi.
All'inizio è stato veramente difficile e non possiamo nascondere la paura iniziale. Poi abbiamo trovato la forza di reagire unendo le forze di tutti, operatori, ospiti, familiari, Ulss e siamo arrivati ad oggi, con i nostri sorrisi ancora nascosti dalle mascherine, ma con la consapevolezza che oggi siamo più forti di prima.
Certo non possiamo dimenticare gli anziani che a causa del virus non ci sono più e in loro ricordo ci raccogliamo in un momento di preghiera e riflessione.
Al contempo, pur consapevoli del fatto che il virus non è ancora sconfitto, sentiamo di poter guardare con fiducia al futuro grazie alle vaccinazioni completate.
Voglio ringraziare – continua la presidente Furlanetto – tutti gli operatori della Residenza per l'enorme lavoro svolto in quest'ultimo anno, i familiari degli anziani per il supporto, la comprensione e la collaborazione, i cittadini per la vicinanza.
Un ringraziamento particolare, infine, a tutte le Associazioni, che in questi lunghi 12 mesi hanno sostenuto la Residenza: Croce Rossa di Portogruaro, Amici della Francescon, Associazione Lagunari, Associazione Supralima, Lions e Rotary».
«Oggi è la giornata della memoria», ha detto il sindaco di Portogruaro, Florio Favero, «e tutti ci siamo svegliati con il ricordo di quanto accaduto nel corso dell'ultimo anno.
E' un giorno di tristezza, perchè anche a Portogruaro abbiamo avuto lutti e situazioni difficili, ma dobbiamo avere la forza di andare avanti e trasformare i numeri negativi in speranza e voglia di raggiungere un obiettivo chiamato normalità.
Dobbiamo continuare a essere rigidi nel rispetto delle regole, tutti uniti come una grande comunità».
«Sul territorio del Veneto Orientale», è intervenuto il direttore generale dell'Ulss4, Mauro Filippi, «abbiamo perso in questi 12 mesi tanti cittadini.
Il lavoro è ancora molto difficile e quanto è stato fatto fino ad ora, da parte degli operatori della sanità e dei dipendenti nelle case di riposo, è un qualcosa di encomiabile.
Vogliamo ricordare chi non c'è più – ha concluso Filippi- guardando con ottimismo al futuro grazie alle vaccinazioni che ci consentiranno di uscire dalla pandemia».